Uscita del 24-25 Giugno 2017
Grado di difficoltà "E"
Tempi
di percorrenza: Sabato:
4,00 ore; Domenica: 7,00 ore.
Introduzione: La traversata del Triangolo Lariano è una splendida escursione a cavallo della cresta dei monti che popolano il triangolo di terra tra il ramo comasco e quello lecchese del lago di Como. Tecnicamente facile, può essere fatta in una sola giornata se si possiede l’allenamento per camminare una decina di ore, noi divideremo il trek in due parti, dormendo nell’unico punto di accoglienza disponibile: il Rifugio Riella posto alle pendici del Palanzone. La traversata segue tutto il sentiero n.1, che però non sale sulle varie cime. In questa descrizione invece utilizzerò alcune varianti (tutte facoltative) che permettano di raggiungere le vette dei Monti Boletto e Bolettone.
Percorso 1° giorno: Dall’uscita della funicolare si seguono le indicazioni per S.Maurizio e le bandierine bianco-rosse su targa metallica con le indicazioni del sentiero n.1 della dorsale del Triangolo Lariano. E’ possibile evitare numerosi tratti di strada asfaltata passando su mulattiere ottimamente lastricate, che risale tra le antiche ed eleganti case di Brunate.Giunti nella piazzetta della chiesa di S.Maurizio, vale la pena fare una deviazione a sinistra, risalendo la lunga scalinata che porta al Faro Voltiano, dove è possibile ammirare ampi panorami dalla pianura fino alla catena Alpina. Tornati alla piazzetta si prosegue stando alla sinistra della pizzeria per salire fino al parcheggio posto poco prima del Rifugio CAO (dopo un’ora di cammino dalla partenza. Seguendo l’ampio e ben segnato stradello bianco, si giunge alla Baita Carla e ignorando i bivi per Civiglio e Torno, si tocca prima la Baita Bondella e poco dopo la Baita Fabrizio. Qui si ha la prima deviazione per la salita ad una cima: lasciando a sinistra il sentiero 1, si sale lungo l’ampia dorsale fino alla vetta del Monte Boletto (1236m), per scendere dal versante opposto, ricongiungendosi con il sentiero originario. Si scende fino alla Bocchetta Molina e dopo alcuni minuti si incontra un bivio: a sinistra prosegue il sentiero n.1, mentre a destra si punta alla cima del Bolettone. Consiglio di fare quest’ultimo, che con facile salita porta alla croce sommitale della montagna, raggiunta dopo 3 ore di cammino dalla partenza. Appena sotto la cima c’è il Rifugio Bolettone. Da qui si scende alla Bocchetta di Lemna, dove si riprende il sentiero n.1. Ignorando la deviazione a destra che porta alla vicina Capanna Mara, si sale fino all’ulteriore bivio ben segnalato. Prendendo la direzione a destra per la Bocchetta di Palanzo, la si raggiunge dopo circa 20 minuti. Da qui è possibile stando sulla destra prendere la ripida salita che porta alla Cima del Palanzone, oppure si prosegue lungo il sentiero n.1 per raggiungere il Rifugio Riella (dopo circa 4 ore di cammino dalla partenza da Brunate), dove si pernotta.
Percorso 2° giorno: Data la lunghezza della seconda tappa (sono più di 23 Km di cammino) è bene svegliarsi di buon’ora. Si riprende il cammino puntando a nord seguendo sempre il sentiero n.1 e passando davanti ad un’ottima fonte, posta subito dopo il rifugio. Il sentiero, praticamente in piano, giunge alla Bocchetta di Nesso e prosegue fino a quella di Caglio. Dopo una breve salita che porta sul dosso della Braga di Cavallo, si scende fino alla Colma di Caglio, che è a pochi minuti da quella di Sormano, dove è presente il Rifugio Stoppani (1:30 ore dalla partenza dal Riella). Il sentiero prosegue alle spalle dell’osservatorio astronomico, guadagna velocemente quota passando tra pratoni e si punta alla stazione di arrivo ai vecchi impianti di risalita. Qui il sentiero diventa stretto e si tuffa nel bosco fitto per poi incrociare un ampio stradello, dove si volta a sinistra. La salita ora è tranquilla e su facile terreno. Si arriva alla Colma del Bosco dove si ignora la deviazione per Sormano. Analoga sorte viene data alla successiva deviazione a sinistra per il Pian del Tivano. Proseguendo in costa si arriva così all’Alpe Spessola (dopo 2:40 ore dalla partenza). Qui è possibile inserirsi nell’evidente stradello bianco per salire verso l’Alpe di Terra Biotta. In alternativa si può proseguire diritti lungo un sentiero che punta verso una recinzione. Una volta giunti al filo spinato, si volta a sinistra e si sale ripidamente seguendo i bolli rossi, non sempre evidenti. Alla fine il sentierino raggiunge lo stradello bianco, un po’ sotto l’Alpe. Si prosegue fino alla sella, dove sulla sinistra si stacca il sentiero in cresta che sale al S.Primo (a 3:10 ore dal Riella). Da qui inizia la lunga discesa che terminerà a Bellagio. Il sentiero ben evidente scende prima tranquillo e poi un po’ più ripido, fino a raggiungere l’Alpe del Borgo, dove è presente un vecchio skilift. Si prende la strada asfaltata, che porta davanti al ristorante la Baita. Seguendo sempre le segnalazioni del sentiero n.1, si volta a sinistra seguendo lo stradello che porta al Rifugio Martina. All’altezza della sbarra posta poco prima del rifugio, si piega a destra per prendere il sentiero che tocca una prima baita, prima di entrare nel fitto del bosco. Da qui in poi le segnalazioni sono praticamente assenti, ma il sentiero è ben evidente. Il bosco si apre in concomitanza della frazione di Pau, che viene raggiunta dopo 4:30 ore di cammino dalla partenza. Si prosegue lungo la strada bianca puntando a Rovenza ed ignorando il bivio segnalato per la Bocchetta di Lezzeno. La strada scende senza problemi fino a Rovenza, dove si piega a sinistra per contornare il bel giardino boscoso di un’antica abitazione. Si riprende il sentiero con un bivio a sinistra toccando una cappella votiva e si scende su mulattiera, che può essere molto scivolosa in caso di pioggia. Alternando tratti di mulattiera con qualche pezzo di strada asfaltata si arriva alla frazione di Mulini di Perlo. Dopo un tratto di mulattiera ed uno di asfalto, si prende la scalinata in acciottolato che si stacca a destra dalla strada e si giunge infine a Guggiate, lungo la statale che porta a Bellagio, ormai distante circa un chilometro dove si ritorna a Como con il battello (2 ore e mezza),oppure da San Giovanni con l’autobus in 1 ora.
EQUIPAGGIAMENTO: Indispensabile l’abbigliamento idoneo da escursione, scarponi da montagna con suola ben scolpita.